Brexit e dintorni

Cari lettori e soprattutto care lettrici del mio blog,

certo che questa notizia sconvolgerà le vostre già precarie esistenze, vi comunico ufficialmente che prendo una pausa di almeno 2 mesi perché costretto a studiare nel dettaglio i piani per la mia Germanexit. Mi spiego: dovete sapere che da questo autunno forse mi trasferirò a Vienna per un dottorato in scienze giuridiche ma, per portare a termine questa mia fuga per la libertà, dovrò studiare non poco per presentare un piano per il mio progetto; ergo dovrò abbandonare per un po’ questo porto di mare. Spero che riuscirete a sopravvivere a tutto ciò….

Vi anticipo inoltre che quando mi rimetterò in moto, pubblicherò finalmente la mia fantomatica intervista con la comunità russa di Berlino oltreché una serie di reportage nei quali smaschererò con dati alla mano tutte le menzogne che la liberissima stampa tedesca sta portando avanti contro la malvagia Russia di Putin. Tenetevi dunque pronti a viaggiare senza cinture…

Nel frattempo vorrei esporre in pochi e semplici punti ciò che penso della Brexit che tanto sta appassionando gli italopitechi e gli impauriti tedeschi, oltreché la stampa mondiale. Non voglio tediarvi con lunghissime e capziose digressioni tecniche sulle conseguenze economiche dell’uscita dell’odiata Albione dalla nave da crociera Europa, anche perché espertoni ben più meritevoli del sottoscritto vi hanno già detto tutto quello che c’è da sapere in tv e sui (a)social network.

Vorrei esporre le mie personali e sicuramente faziosissime considerazioni nei seguenti punti:

Gli inglesi non sono per nulla coraggiosi, secondo me, bensì profondamente ignoranti.”

E miopi.”

Colonialisti isolani.”

Dio XXXXX….stiamo parlando di un popolo che venera una regina…”

L’Europa è anche il periodo più lungo di pace in questo continente. Senza l’EU io e te non saremmo dove siamo (cioè in Germania a fare gli emigranti economici n.d.a.). Finiscila di sputare nel piatto da dove mangi.”

Ma Dio XXXXX…il referendum per un problema di una così grande portata…che popolo imbecille.”

La democrazia è incompatibile con l’ignoranza (però se avessero vinto i Remain, sono sicuro che avrebbe detto che a trionfare è stato il buon senso degli elettori! n.d.a.)

E la stragrande maggioranza delle persone non ha la capacità di discernere (ovviamente solo quelli che non la pensano come lui che sa cos’è meglio per il popolo bue n.d.a.). Io sto diventando sempre più oligarchico.”

Questa non è democrazia, è speculazione di due maiali di politici come Cameron e Farage, come Salvini e Le Pen, che utilizzano i meccanismi della democrazia per svuotarla dall’interno.”

Questo ricorrere alla piazza è tutt’altro che democratico. La massa è animalesca e imbecille, lo sai pure tu andiamo. Che cazzo vuoi che che un operaio sappia di politica internazionale o di leggi costituzionali.”

Questo del ricorrere alla piazza è una cosa fascista e nazista. Nemmeno i sovietici erano così coglioni da far governare il popolo: c’erano i soviet (che infatti erano rinomati per la loro democrazia n.d.a.).”

Prendete fiato se ce la fate perché il prossimo messaggio è veramente per stomaci forti:

Lascia perdere che paradossalmente Monti e Draghi hanno salvato la situazione economica del’Italia (sic!). Ti sei già dimenticato cos’era l’Italia dopo 4 governi Berlusconi…ohhh elettissimi dal bene amato popolo (bue)…ci dimentichiamo facilmente della storia di soli 5/6 anni fa, quando rischiavamo la crisi come in Grecia…avresti preferito quello? Io no, non sono coglione.”

Mi fermo qua. Aggiungo che il soggetto in questione fa parte della mirabile generazione Erasmus e che si spaccia come uno di estrema sinistra. A parte il disprezzo verso i lavoratori e l’estrema arroganza intellettuale che trasuda da ogni poro, questi pochi messaggi sono molto più significativi di mille editoriali di Repubblica o Gramellini per comprendere i motivi per cui la sinistra “progressista” sia in declino in tutta Europa e come mai i cosiddetti populisti siano in crescita dovunque.

Vado avanti con le mie considerazioni che è meglio:

Queste sono solo le mie considerazioni personali sulle conseguenze della Brexit. Ma un dubbio angoscioso mi sale dal profondo del mio animo: come faranno realmente le sempre più odiate élite burocratiche di Bruxelles a tenere unita la baracca? Dovunque i governi ufficiali che in questo momento rappresentano, o perlomeno dovrebbero, gli interessi dei loro popoli (sono ironico, ragazzi!) al Consiglio Europeo, sono in calo di consensi ovunque. I cattivoni “euroscettici, xenofobi e populisti” rischiano di andare al governo in tutti i paesi, a parte forse in Germania. Insomma a quali misure ricorreranno i nostri geni tecnocratici che ci hanno guidato in maniera così mirabile fin qui? Non voglio scadere nel becere e logoro complottismo. Dico solo che spero di non vedere presto su Facebook (che tra l’altro non ho) utenti con la bandiera tedesca sul profilo e che si presentano con slogan del tipo: “Ich bin Berlin” oppure “Ci vuole più Europa”. Chi vuole capire, capisca. Buoni primi bagni a Riccione.