Repetita forse iuvant

In questo mio breve contributo sulla situazione economica del paese leader d’Europa vorrei proporvi una serie di brevi lampi statistici che possano illuminare il lettore sulle condizioni esistenziali di diversi milioni di individui, tedeschi e non, che non figurano nella tabella dei disoccupati in quanto svolgono un’occupazione, com’è logico che sia. Ebbene ecco un po’ di dati interessanti e direi poco approfonditi in Italia:

Aggiungo inoltre che i dati sulla disoccupazione che il governo federale tedesco ciclicamente espone al resto d’Europa in attesa degli immancabili applausi scroscianti ed elogi sperticati da parte degli altri governi nazionali, sono viziati da un grave difetto che assume i connotati di una vera e propria truffa contabile. Infatti tra le persone che secondo le statistiche risultano ufficialmente occupati, vi sono anche quei disoccupati che si differenziano da chi un lavoro non ce l’ha solo per il mero fatto di svolgere un corso di formazione professionale. E’ necessario chiarire che il sistema dei corsi di formazione è del tutto diverso da quello vigente in Italia: i corsi di formazione per disoccupati, conosciuti come Ausbildung o Weiterbildung, possono durare fino a ben 3 anni e sono interamente finanziati dai Job Center, quindi con soldi dei contribuenti. Per onestà  intellettuale bisogna altresì affermare che il sistema di formazione tedesco viene considerato tra i migliori al mondo e determina un’entrata concreta nel mondo del lavoro. Tuttavia il problema è che anche un semplice corso di tedesco di 2 mesi per un disoccupato viene considerato alla stregua di un Ausbildung. Ciò significa che il disoccupato che svolge tale corso, durante l’intera durata del medesimo non viene considerato dalle statistiche governative nè come inoccupato nè come iscritto alle liste di collocamento. Capite bene come un sistema di questo tipo manipoli le statistiche sul tasso di disoccupazione. Di conseguenza l’attuale tasso di disoccupazione del 5,7%[11], che in Italia ed altri paesi europei viene considerato come un qualcosa di utopico, è in verità gravemente viziato dalla presenza di diversi disoccupati di fatto i quali tuttavia non vengono conteggiati come tali solo perchè partecipanti a corsi di formazione professionale, oltre che da una massa composta da milioni di lavoratori costretti a salari bassi e spesso spinti a richiedere delle integrazioni economiche allo Stato per poter sopravvivere. Questo, sempre a mio umile parere, è il vero dark side del mito tedesco.

[1] http://www.handelsblatt.com/politik/konjunktur/nachrichten/arbeitsmarkt-7-7-millionen-deutsche-in-teilzeit-oder-mini-jobs/20195552.html

[2] http://www.zeit.de/wirtschaft/2017-10/bundesagentur-fuer-arbeit-jobs-zweitjob-minijob

[3] http://www.spiegel.de/wirtschaft/soziales/minijobber-arm-trotz-arbeit-3-2-millionen-menschen-haben-mehrere-jobs-a-1172698.html

[4] http://www.rp-online.de/politik/deutschland/hartz-iv-trotz-job-anzahl-der-aufstocker-trotz-mindestlohn-kaum-gesunken-aid-1.7043707

[5] https://www.focus.de/finanzen/altersvorsorge/knapp-eine-million-betroffene-weil-die-rente-nicht-zum-leben-reicht-immer-mehr-rentner-haben-einen-minijob_id_5874654.html

[6] https://www.n-tv.de/politik/Immer-mehr-Rentner-gehen-arbeiten-article19931900.html

[7] https://www.welt.de/newsticker/news1/article165100449/Mehr-als-jedes-siebte-Kind-in-Deutschland-armutsgefaehrdet.html

[8] http://www.o-ton-arbeitsmarkt.de/o-ton-news/jedes-siebte-kind-in-deutschland-lebt-in-einem-hartz-iv-haushalt

[9] https://www.berliner-zeitung.de/berlin/bertelsmann-studie-in-berlin-lebt-jedes-dritte-kind-in-armut-28639398

[10] https://www.berliner-kurier.de/berlin/kiez—stadt/was-man-nicht-auf-diesem-foto-sieht-die-armut–27797288

[11] http://www.spiegel.de/wirtschaft/soziales/arbeitslosigkeit-in-deutschland-auf-niedrigstem-januar-wert-seit-25-jahren-a-1190695.html