Sogno o sion desto? 1/2

King_David_Hotel_from_garden_side._1934-1939Dear italians,

vi chiedo scusa in anticipo se insisto nella mia vena paranoico-complottistica ma ho scoperto ulteriori dettagli sul caso dell’attentatore di Monaco, Ali Sonboly. Prima di darvi ulteriori delucidazioni in merito, vorrei fare un breve riepilogo sui punti “strani” e sulle tante domande post-attentato a cui finora non ho trovato risposta e che avevo già esposto nella scorsa puntata.

Nell’articolo precedente “Il curioso caso di Ali Sonboly1, ero partito mettendo in evidenza la rilevante contraddizione di un ragazzino di 18 anni che riesce ad entrare nel pericoloso ed illegale mondo del deep web per comprare una pistola Glock 172, senza essere colto in flagrante dalla polizia informatica che frequenta assiduamente quel mondo in incognito, per poi chiedere ad un minorenne sedicenne, anche lui con gravi problematiche psichiche, delucidazioni su come si apre un account Facebook falso3. Mi è sembrato originale che un 18 enne depresso ed affetto da fobie sociali gravi45 fosse riuscito a collegarsi al deep web, operazione che richiederebbe quanto meno delle buone conoscenze informatiche, ma che non aveva però idea di come aprire un altro account Facebook falso, tanto che aveva dovuto chiedere aiuto ad un altro pazzoide minorenne. Ed in fondo per aprire un account Facebook falso non bisogna essere degli hacker professionisti; basta avere un indirizzo mail valido per la registrazione, un pizzico di fantasia condita anche da alcune foto scaricate dal web ed il gioco è fatto. Com’è possibile che l’abile navigatore del misterioso ed illegale mondo del deep web di nome Ali non ci potesse arrivare? Aggiungo che durante il periodo di preparazione del mio articolo avevo chiesto ad un mio amico ingegnere elettrico di 28 anni ed esperto di cose informatiche, ben più esperto del sottoscritto, se conoscesse questo fantomatico deep web e lui è letteralmente caduto dalle nuvole dicendomi francamente che non ne aveva mai sentito parlare. Questo è il primo punto che mi ha fatto venire molti dubbi.

Poi c’è l’aspetto altrettanto incredibile di un 18enne che riesce a trovare la bellezza di 4.350 Euro per comprare una pistola Glock 17 e 350 munizioni6 7 8. Secondo quanto ho potuto desumere dagli articoli dei diversi quotidiani mainstream immediatamente successivi agli eventi di Monaco, il ragazzo svolgeva nel tempo libero l’occupazione di distribuire giornali al dettaglio9 10 e quindi qualche soldino l’avrà di sicuro rimediato. Tuttavia, e ve lo dice uno che da tre anni vive e lavora in Germania, questo tipo di occupazione viene considerata tra le più sfruttate e peggio pagate nel mercato del lavoro tedesco; lo stipendio massimo è di 450 Euro al mese per un massimo di 15 ore la settimana. Inoltre secondo la testimonianza diretta di un vicino di casa, testimonianza ripresa dal quotidiano The Guardian, quindi non David Icke per intenderci, il ragazzo non sembrava entusiasta di lavorare tanto che non era raro vederlo gettare i giornali nell’immondizia invece che distribuirli11. Inoltre sarebbe interessante capire se al momento dell’assunzione avesse dovuto aprire un conto corrente bancario o se subito dopo la strage la polizia o la magistratura avesse pensato di controllare i movimenti bancari degli ultimi mesi, anche tenendo in considerazione che prima di poter essere assunto un lavoratore in Germania deve avere un proprio conto e, nel caso in cui non ce l’abbia ancora, è obbligato ad aprirne uno. Anche su questo punto i media e la polizia non hanno dimostrato la dovuta attenzione, o perlomeno curiosità, che sarebbe stato lecito aspettarsi.

Il mistero su come il ragazzo fosse riuscito ad ottenere 4.350 Euro si infittisce ancora di più se si considera anche che negli ultimi 12 mesi Sonboly non aveva lavorato con la dovuta continuità per i ben noti problemi psichiatrici; l’anno scorso ancora minorenne era rimasto per 2 mesi in una clinica specializzata dalla quale non poteva uscire e nel quale era seguito anche con la dovuta somministrazione dei farmaci121314. Secondo la versione ufficiale lì avrebbe conosciuto il 16enne afghano15, anche lui con seri problemi mentali, il quale gli avrebbe rivelato i misteriosi arcani dell’apertura di un conto Facebook falso. Da quel momento dobbiamo prendere per buono che abbia lavoricchiato part-time distribuendo giornali e con i soldi risparmiati sia riuscito a comprare la pistola Glock 17 e le 350 munizioni; tuttavia ancora in giugno di quest’anno la clinica aveva segnalato la sua presenza il che significa che tutta questa continuità lavorativa forse non c’era. Anche in questo caso è un vero peccato che nessun libero giornalista tedesco abbia avuto la curiosità di intervistare qualche ex collega del ragazzo oppure i suoi titolari per capire l’entità del salario, oppure la direttrice della clinica dove il ragazzo era stato ricoverato per 2 mesi. Devo essere proprio io ad aprire il vaso di Pandora? Ma dov’è questa fantomatica liberissima e coraggiosa stampa tedesca? Suvvia…mica siamo nella Russia autocratica di Putin.

Vado veloce per non tediarvi ulteriormente: nell’articolo precedente mi chiedevo inoltre come fosse possibile che ad appena 5 giorni dalla strage Ali non avesse ancora nessuna munizione dal momento, ed anche qui mi rifaccio alla versione ufficiale fornitaci dalla polizia, il ragazzo aveva comprato prima la pistola il 20 maggio e solo in un secondo momento, per essere precisi il 18 luglio, le 350 munizioni1617. Se teniamo a mente che la strage è avvenuta il 22 luglio, allora ben capiamo come fosse stupefacente che il ragazzo depresso e psicolabile fosse riuscito a colpire con successo ben 44 obiettivi mobili (9 morti + 35 feriti) su 56 colpi sparati1819. Qualche esperto di balistica mi potrebbe con calma spiegare dove, come e quando il ragazzo si sarebbe addestrato per raggiungere questa lusinghiera statistica? Siamo veramente sicuri che in soli 4 giorni Ali Sonboly fosse stato in grado di maneggiare con così grande perizia una pistola tanto da fare centro 44 su 56, percentuale alta perfino per un miratore esperto?

Mi fermo qua; per chi fosse interessato a leggere ulteriori contraddizioni nella versione ufficiale, consiglio di leggere il mio articolo precedente. Tuttavia negli ultimi giorni sono emersi altri particolari inconciliabili: innanzitutto nel video2021 in cui si vede l’attentatore sul tetto del Mc Donald’s ed un uomo che dal balcone gli urla numerose contumelie, ad un certo punto si sente il ragazzo urlare che “lui viene da un quartiere Hartz IV”. Ma ciò non è affatto vero! Facendo una breve ricerca, scopro che il ragazzo viveva a Dachauer Strasse 69222324, via situata nel quartiere borghese e benestante di Maxvorstadt. Questo quartiere di Monaco è lungi dall’essere un dormitorio per poveri disoccupati che prendono il sussidio (chiamato in gergo popolare Hartz IV appunto nda) e stranieri emarginati: esso infatti è uno dei quartieri della “Monaco bene”. Basta dare anche una semplice occhiata su Wikipedia per sorprendersi del numero di musei, università, monumenti, piazze e altri luoghi di interesse lì presenti. Copio ed incollo l’elenco dei maggiori luoghi di interesse e dei monumenti del quartiere presente nella pagina italiana di Wikipedia25:

Altro che quartiere Hartz IV! Vorrei allora anch’io vivere nel quartiere della disoccupazione cronica se sono queste le attrazioni! Ricordo inoltre che entrambi i genitori lavoravano: il padre come tassista e la madre come commessa di vendite per la catena Karlstadt2627. Ma allora perché mai il ragazzo aveva gridato che proveniva da un ambiente ad alta concentrazione di disoccupazione ed emarginazione sociale, conosciuto con l’infame stigma del sussidio Hartz IV? Diciamo pure che il suo già precario stato mentale, messo a dura prova dalla situazione di stress e da 9 morti, aveva dato segnali di definitivo cedimento. Onestamente non ho altre spiegazioni. Anche qua nessun giornalista si è preso la briga di fare una breve ricerca su Google Maps e Wikipedia, il che la dice lunga sullo stato odierno della professione.

Altro particolare: subito dopo che il cadavere del ragazzo era stato ritrovato a circa 1 km dal luogo delle prime sparatorie, la polizia aveva fatto irruzione nella casa dove Ali viveva con la famiglia. Il primo collegamento, definito con la solita sicumera crucca “ovvio” da parte del capo della polizia Hubertus Andrae2829, era che Ali aveva scelto la data in maniera non casuale poiché sempre il 22 luglio di 5 anni fa l’estremista norvegese di destra Breivik aveva compiuto la tristemente nota strage nell’isola di Utolya. Addirittura la polizia si era detta certa di aver trovato nel computer del ragazzo una sorta di mini testamento, che voleva prendere spunto dall’omonimo documento (di 1500 pagine) che Breivik aveva meticolosamente preparato negli anni precedenti la strage30. A dare man forte all’”ovvio” collegamento tra Ali Sonboly e la strage di Breivik, oltre alla coincidenza nella data della strage, è stata la testimonianza diretta di un ex compagno di classe di Ali il quale aveva dichiarato che, qualche ora prima di preparare la strage, Ali avesse modificato la foto del suo profilo di Whatsapp in quella di…provate un po’ ad indovinare…ma ovviamente in quella di Breivik3132! A mettere una pietra tombale definitiva sul modello “culturale” che aveva ispirato le gesta di Ali, era il particolare riportato ai media da un altro ex compagno di Ali secondo cui il 18enne si sarebbe vantato di essere nato lo stesso giorno di Adolf Hitler, ossia il 22 aprile3334.

Nelle ore di confusione successive alla strage, ore nelle quali perfino prestigiosi organi di stampa davano per assodato che gli attentatori fossero in verità quattro e dunque tre ancora in fuga, sembrava prendere concretamente forma l’idea del folle che tuttavia si ispirava ad idee naziste e di supremazia razziale. Non dimentichiamo poi che tutte le vittime del gesto erano straniere, quindi non tedesche, e nel video filmato sempre dall’uomo dal suo balcone si sente chiaramente Ali Sonboly urlare che lui “odia i turchi” e di essere “un vero tedesco poiché nato in Germania”. Avremmo avuto perciò avuto un omicidio di un folle depresso, guidato tuttavia da un odio razziale contro i turchi e gli arabi. Da lì sarebbe potuto benissimo partire un altro giro mediatico di criminalizzazione del dissenso basato sulla sempreverde lotta al razzismo e all’eterno nazismo di ritorno.

Tuttavia anche questa versione non reggeva ad un breve confronto: innanzitutto questo fantomatico testamento dell’attentatore non è stato MAI trovato né ovviamente pubblicato ed esposto ai giornalisti. Sarebbe interessante sapere chi aveva messo in giro questa voce. Inoltre anche la foto del profilo dell’attentatore su Whatsapp raffigurante Breivik non è stata mai pubblicata da nessuno e pertanto non la prendo per buona. Purtroppo il suo cellulare dev’essere stato completamente disattivato e pertanto questa fantomatica foto del profilo di Whatsapp con Breivik in bella mostra resterà solo una mera supposizione a meno che la polizia dopo 3 mesi non decida di mostrarcela. Inoltre mi piacerebbe vedere in tv la testimonianza di chi ha detto che Ali si vantava di essere nato lo stesso giorno del Führer. Quello che invece sembrerebbe certo è che la polizia aveva trovato nel computer del ragazzo diverse foto della scuola del paese di Winnenden, vicino a Stoccarda, dove nel 2009 un 16enne di nome Tim Kretshmer, anche lui descritto dai media come depresso, solitario e frustrato, sparò ed uccise 15 persone nella sua ex scuola. Notando queste foto nel suo pc, gli investigatori avevano affermato che il ragazzo si era recato nel 2015 presso tale scuola a fare delle foto come forma di pellegrinaggio verso quel luogo per lui sacro dove 6 anni prima il 16enne aveva ucciso per vendetta alcuni ex compagni ed insegnanti.

Tuttavia anche in questo caso il diavolo si nota dai dettagli: l’inviata Giusi Fasano da Monaco di un certo quotidiano chiamato Corriere della Sera, quindi non la Gazzetta di Andria, aveva pubblicato pochi giorni dopo la strage un articolo35 (che si può ancora trovare sulla rete) nella quale si legge testualmente che “l’anno scorso (quindi 2015, attenzione ai dettagli) Ali è perfino andato DUE giorni (particolare importante) a Winnenden scenario della carneficina del 2009… Peccato che questo fatto sia assolutamente impossibile se non altamente improbabile. Vediamo di spiegare perché. Secondo la scheda di Wikipedia36, Ali Sonboly era nato il 22 aprile 1998 e pertanto nel 2015 era ancora minorenne, avendo avuto 17 anni. La valorosa giornalista del più prestigioso quotidiano italiano sarebbe così cortese da scendere dal suo scranno e spiegarci com’è possibile che il minorenne Ali Sonboly fosse rimasto due giorni in una località a lui sconosciuta mentre era ancora minorenne, oltreché sotto gli effetti dei psicofarmaci? Se fosse veramente rimasto due giorni a Winnenden, come l’inviata da Monaco ha scritto sul Corriere, ciò significa che a rigor di logica Ali avrebbe dovuto dormire una notte da qualche parte. Tuttavia sarebbe stato impossibile che lui avesse potuto dormire in un albergo, una mezza pensione, un ostello o perfino in un motel dal momento che avrebbe dovuto mostrare i suoi documenti e, dopo aver appurato la sua minore età e avendo soprattutto notato come fosse da solo, i dipendenti della struttura avrebbero dovuto per legge chiamare i genitori o la polizia o perlomeno porre alcune domande al minorenne psicolabile che si trovava tutto solo in quella sperduta località di provincia.

Forse l’unica possibilità di pernottare sarebbe stata quella di dormire in un ostello ma anche in quel caso, secondo un regolamento assodato in Germania, un minorenne necessita di un’autorizzazione scritta da parte dei genitori. In ogni caso la vedo veramente dura che un ragazzo impacciato dai farmaci, per usare un eufemismo, e ancora minorenne potesse dormire in un albergo o motel; ciò sarebbe stato impossibile per un minorenne non accompagnato dal momento che i dipendenti avrebbero subito avvertito i genitori o chiamato le autorità dopo aver riscontrato la sua minore età dai documenti. Inoltre il suo aspetto presumibilmente trascurato, accentuato dalla terapia, avrebbe attirato subito le loro attenzioni; ma poi cerchiamo per una volta di usare la logica: ma ve lo immaginate un minorenne depresso e psicolabile che va fuori di casa, pernotta in un albergo che lui stesso ha cercato su Internet senza farsi beccare da nessuno? Suvvia…e poi v’è da considerare che il ragazzo, secondo il giornale…, era appena uscito da due mesi di terapia in clinica. L’unica spiegazione è che potesse avere degli amici o degli appoggi a Winnenden, cosa francamente impossibile, oppure che persone sconosciute a noi comuni mortali gli abbiano offerto una base d’appoggio e lo abbiano tenuto sveglio l’intera notte raccontandogli chissà quali favolette su stragi e morti. Ma non voglio scadere per l’ennesima volta nello stantio e logoro complottismo.

Prendo per buona l’ipotesi che l’inviata del Corriere, come oramai sempre più spesso accade ai giornalisti itaGlioti e non, abbia preso un abbaglio grande come una casa oppure non abbia neanche per un attimo pensato a verificare la fonte. Mi piacerebbe molto scriverle per chiederle da dove l’aveva pescata quella bizzarra informazione e spiegarle, magari anche con grafici e gesti, che era praticamente impossibile che il minorenne e psicopatico Ali avesse potuto dormire in una struttura da solo, a meno che appunto un amico o qualche altra persona di fiducia non l’avesse ospitato a casa sua per la notte. Oppure a meno che il valoroso soldato Ali non avesse deciso di dormire all’addiaccio in qualche bosco…Se qualcuno riuscisse a rintracciare la mail di questa giornalista, mi farebbe un grosso favore. Ho provato poi ad ampliare la mia ricerca sui giorni di permanenza di Ali a Winnenden ma purtroppo sui giornali online tedeschi c’è solo scritto che lui si era recato là per prendere appunti e fare foto della scuola, diciamo così. Nessun riferimento su quanti giorni fosse rimasto, se fosse andato e tornato in giornata oppure se si fosse fermato la notte. Tuttavia un’altra domanda dovrebbe sorgere spontanea: come ha fatto Ali a giustificare l’assenza di un giorno, o addirittura due se teniamo per buona la versione dell’inviata del Corriere, da scuola di fronte ai genitori? Ovviamente, essendo noi creature razionali, dobbiamo prendere per buona l’ipotesi che Ali fosse andato e tornato in giornata a Winnenden e non che sia rimasto a dormire una notte lì, per i logici motivi esposti sopra. In tal caso sarebbe stato curioso chiedere ai genitori che tipo di scusa il ragazzo aveva comunque dovuto accampare per la sua assenza da scuola. Inoltre tale assenza avrebbe fatto di sicuro preoccupare i suoi genitori dal momento che il ragazzo era appena uscito da due mesi di terapia in clinica, da cui non poteva uscire. Comunque sia nessun giornalista potrà più fare queste domande a mamma e papà Sonboly per il semplice fatto che loro, assieme al fratello minore di 14 anni, subito dopo l’attentato sono entrati in un programma di protezione testimoni37383940.

1http://deutschevita.altervista.org/il-curioso-caso-di-ali-sonboly/

2http://www.sueddeutsche.de/panorama/eil-amokschuetze-von-muenchen-besorgte-sich-waffe-im-darknet-1.3092518

3http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Monaco-la-polizia-La-strage-non-ha-motivazione-politica-Killer-preparava-attentato-da-un-anno-da2ce025-8969-4311-af48-da0aec33d92e.html?refresh_ce

4http://www.blick.ch/news/ausland/soziale-phobie-und-depressionen-die-dicke-psycho-akte-des-muenchner-amok-bubis-id5402023.html?ajax=true

5http://www.tz.de/muenchen/stadt/muenchen-amoklaeufer-ali-david-s-steht-seiner-krankenakte-6680363.html

6http://www.spiegel.de/panorama/justiz/amoklauf-in-muenchen-vater-spricht-von-morddrohungen-gegen-die-familie-a-1105514.html

7http://www.bild.de/news/inland/amoklauf-muenchen/darknet-waffenhaendler-muenchen-amok-killer-freundin-47367420.bild.html

8http://www.express.de/news/politik-und-wirtschaft/amoklauf-von-muenchen-waffenhaendler-bunkerte-geheime-pistolenkiste-in-koeln-24602418

9https://www.thelocal.de/20160723/munich-attacker-was-shy-video-game-fan

10https://www.theguardian.com/world/2016/jul/23/munich-shooting-teenage-gunman-researched-killing-sprees-no-isis-links

11https://www.theguardian.com/world/2016/jul/23/munich-shooter-olympia-shopping-centre-locals

12http://www.pi-news.net/2016/07/ali-david-sonboly-in-vorbereitungsklasse/

13http://m.oe24.at/welt/Amoklauf-nach-Nicht-genuegend/244867029#!

14http://geomatiko.eu/forum/printthread.php?tid=306&page=33

15http://www.tio.ch/News/Estero/Attualita/1097727/Monaco-il-16enne-afghano-arrestato-chatto-con-il-killer–/

16http://www.repubblica.it/esteri/2016/08/16/news/terrorismo_strage_monaco_arrestato_31enne_che_vendette_pistola_a_sonboly-146110578/

17http://www.tpi.it/mondo/germania/polizia-tedesca-arrestato-uomo-venduto-arma-attentatore-monaco

18http://www.rischiocalcolato.it/2016/07/un-18enne-solo-depresso-tenuto-scacco-la-germania-credeteci-occhio-alle-conseguenze.html

19https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Monaco_di_Baviera_del_22_luglio_2016

20https://www.youtube.com/watch?v=NEnv1rUnpQY

21https://www.youtube.com/watch?v=TasfWf_8bAk

22http://www.heise.de/tp/artikel/48/48920/1.html

23https://asylterror.com/2016/07/23/neue-details-moeglicher-ausloeser-fuer-amoklauf-des-muenchen-attentaeters-bekannt/

24http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2016/07/23/monaco-paranoico-e-vittima-di-bullismo-ecco-chi-era-ali-sonboly-il-killer-_ac2561c2-e447-44e9-876f-30ceaea89f7a.html

25https://it.wikipedia.org/wiki/Maxvorstadt

26http://www.pi-news.net/2016/07/ali-david-sonboly-in-vorbereitungsklasse/

27http://www.blick.ch/news/ausland/verbindung-zu-breivik-liegt-auf-der-hand-dieses-bubi-ist-der-amoklaeufer-von-muenchen-id5298906.html

28https://www.welt.de/politik/article157250342/Was-wir-ueber-die-Familie-des-Amoklaeufers-wissen.html

29http://www.bbc.com/news/world-europe-36874497

30https://it.wikipedia.org/wiki/Anders_Breivik

31http://www.mirror.co.uk/news/world-news/munich-gunman-had-image-neo-8481707

32http://www.dailymail.co.uk/news/article-3704706/Munich-murderer-18-picture-mass-killer-Anders-Breivik-WhatsApp-profile-police-probe-obvious-link-two.html

33http://www.telegraph.co.uk/news/2016/07/28/munich-gunman-had-far-right-sympathies-and-killings-were-raciall/

34http://www.corriere.it/esteri/16_luglio_27/strage-monaco-killer-era-razzista-nato-giorno-hitler-onore-5f27c7c0-5423-11e6-bb79-1e466f3b40d8.shtml

35http://www.corriere.it/esteri/16_luglio_25/preparava-strage-un-annopistola-comprata-dark-web-9d366c18-51e1-11e6-a1bb-4fa8da21b0a1.shtml

36https://en.wikipedia.org/wiki/2016_Munich_shooting

37https://www.muenchen.tv/vater-des-oez-amoklaeufers-wir-weinen-mit-ihnen-183833/

38http://www.bild.de/regional/muenchen/amoklauf/9-fakten-zum-muenchner-amoklauf-47056812.bild.html

39https://www.contra-magazin.com/2016/08/muenchen-nichts-ist-wirklich-aufgeklaert-teil-4/

40http://www.abendzeitung-muenchen.de/inhalt.einen-monat-nach-dem-amoklauf-vater-von-ali-david-s-zu-opfer-eltern-wir-trauern-und-leiden-mit-ihnen.097a8760-bda7-431b-8485-5cb3c1ba9486.html

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